Alla domenica bisogna fare qualcosa o riposarsi?
Il dilemma settimanale tra attività e divano
Da un lato c’è la filosofia del “fare”: riempire la giornata di cose da raccontare, di foto da postare e di chilometri da percorrere.
È la domenica attiva, quella che ti fa sentire efficiente anche nel tempo libero, quasi come se la felicità fosse una checklist da spuntare.
Ma attenzione: non sempre il troppo “fare” coincide con il vero “vivere”.
Dall’altro lato c’è la scuola del riposo.
Il divano diventa un tempio, il pigiama un abito ufficiale, e il silenzio della casa una sinfonia di pace.
Qualcuno storce il naso e parla di pigrizia, ma in realtà c’è molta saggezza in chi sa fermarsi: perché fermarsi significa anche ascoltarsi.
La verità, come spesso accade, sta nel mezzo.
Una passeggiata senza fretta, un pranzo in famiglia, un libro che ci aspetta da settimane: piccoli gesti che danno senso alla domenica.
Fare qualcosa sì, ma senza l’ansia di dover dimostrare nulla.
Riposare sì, ma senza dimenticare che il tempo libero è un’occasione preziosa.
In fondo, la domenica è un’arte: quella di vivere con leggerezza.
Che tu scelga di scalare una montagna o di non alzarti dal letto, l’importante è che sia una scelta tua, e non un dovere.
Perché la vera saggezza non è fare o non fare, ma imparare a decidere senza sensi di colpa.














