Balli, folclore e musica tipici molisani
Prendiamo ad esempio la tarantella molisana: ritmo incalzante, passi veloci e tanto sudore. Non serve essere ballerini provetti: basta lasciarsi andare e… sperare di non pestare i piedi al vicino! E se qualcuno si offende, tranquilli: un bicchiere di Tintilia e passa tutto. La tarantella, si sa, è un linguaggio universale di allegria, di corteggiamento improvvisato e di risate collettive.
Accanto ai balli, ci sono i canti popolari, che parlano di amori lontani, di campi da coltivare e, talvolta, di qualche furbizia contadina. Sono melodie che scaldano il cuore, soprattutto quando partono all’improvviso in una serata d’estate: prima una voce sola, poi due, poi tutto il vicinato che si unisce, finché non si sente più chi canta e chi ride.
E la musica? Beh, in Molise non può mancare la zampogna, regina delle feste natalizie ma capace di sorprendere anche in altre occasioni. Al primo soffio, la piazza si ferma: qualcuno applaude, qualcun altro improvvisa un giro di ballo, e c’è sempre chi esclama: “Ah, mo’ sì che è festa!”.
Insomma, il folclore molisano è una miscela di passi scatenati, stonature affettuose e strumenti che raccontano storie. È la prova vivente che qui la gioia non si tiene in tasca: si balla, si canta e si suona, sempre con un sorriso e con la certezza che, alla fine, tutti abbiano pestato il piede di qualcuno… ma nessuno se ne sia davvero accorto.
E allora forza: su il bicchiere, giù il piede, e lasciamoci trascinare dal ritmo del Molise!














