L’intelligenza artificiale (IA) sta entrando sempre più nelle nostre vite, e il mondo della scuola non ne è rimasto immune. Insegnanti e studenti si trovano di fronte a uno strumento nuovo, potente e, a volte, controverso. Ma quali sono i reali vantaggi e quali i rischi di portare l’IA tra i banchi?
Viviamo in un mondo che corre su due binari paralleli: quello della verità e quello della falsità
La storia dell’umanità non conosce lunghi tratti di pace assoluta, né conflitti che non si intrecciano, prima o poi, con trattative e tregue. Guerra e pace, più che opposti perfetti, sono stati che spesso convivono: confini militarizzati ma aperti al commercio, società formalmente pacifiche ma attraversate da tensioni, diplomazie che negoziano mentre i cannoni parlano. Chiedersi se possano “convivere” è quindi realistico: sì, accade già. Ma chiedersi se questa convivenza generi ricchezza è tutta un’altra storia.
C’è un momento, spesso invisibile, in cui la giornata sceglie la sua direzione: il profumo del caffè che sale, la finestra che si apre e invita la luce, una parola gentile scambiata al volo. Sono frammenti, briciole di tempo che non finiscono mai nelle agende ma che, se li raccogli, cambiano il sapore delle ore.