Tra colline verdi e acque tranquille si specchia un maniero antico, solitario e avvolto da un silenzio surreale. Non sei nelle Highlands, ma a Gambatesa, dove il Castello di Capua sembra uscito da un paesaggio scozzese.
Uno di quei luoghi poco battuti, che ti fanno chiedere perché nessuno ne parli mai.
Negli ultimi anni si è assistito ad una riscoperta dei borghi italiani, oltre che ad una caccia alle località meno battute dal turismo di massa, il cosiddetto overtourism, processo probabilmente innescato dalla crescente voglia di autenticità nell’esperienza del viaggio e, di conseguenza, dalla ricerca di un turismo sostenibile e legato alle tradizioni locali.
Se stai cercando una destinazione poco conosciuta in cui trascorrere una vacanza lontana dal caos, sei nel posto giusto: stiamo infatti per raccontarti di un luogo magico, che non avresti mai pensato di trovare nel cuore della nostra cara Penisola.
Parliamo del castello di Capua, situato presso il comune di Gambatesa – provincia di Campobasso, in Molise – un maniero medioevale che ti trasporterà con la mente verso le forti Highlands della Scozia, tanto ammirate in film e serie TV
Il castello di Capua si trova sull’altura del colle Serrone, proprio del centro storico del paese. Nel corso del 1200, Riccardo da Pietravalle divenne il signore di un luogo che prenderà il nome dal suo difetto fisico: Gambatesa. Ci troviamo in un territorio di frontiera tra Molise e Puglia caratterizzato da rilievi montuosi, in una zona in cui il controllo delle vie di transumanza fece la ricchezza delle famiglie che si succedettero come signori del posto, con il castello che divenne il simbolo di tale prosperità .
Fra storia e arte in Molise
La famiglia Capua acquistò il castello nel 1484 e ne rivoluzionò l’architettura, abbandonando molte delle severe architetture militari medioevali e ingentilendolo per farne un palazzo signorile.
Per queste ragioni il maniero assume oggi la denominazione “di Capua†e “Gambatesaâ€, rispettivamente dai nomi dei primi proprietari e dal nome di chi rimodellò in maniera definitiva l’edificio.
Nel 1550 Vincenzo di Capua, artefice della trasformazione rinascimentale della dimora storica, commissionò il ciclo pittorico di stampo manierista al pittore Donato Decumbertino, seguace del Vasari.
È ben visibile l’originaria e massiccia struttura medioevale di forma quadrata con la merlatura guelfa sul lato sud-ovest e le torri angolari in direzione nord-est, mentre sono di stile rinascimentale il portale bugnato, le finestre e la loggetta con tre archi a tutto sesto che si aprono sulla facciata nord-ovest, aggiunta nel XV-XVI secolo.
Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali gestisce il castello tramite il Polo museale del Molise, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei. L’accesso al sito prevede un biglietto d’ingresso e l’accesso è consentito fino a 30 minuti prima della chiusura.
A pochi chilometri dal paese troviamo il lago di Occhito, un lago artificiale derivante dallo sbarramento delle acque del fiume Fortore e che separa il Molise dalla Puglia.
Questo lago è il più grande bacino artificiale d’Italia e il secondo in Europa. Il lago è diventato una risorsa economica importante per la zona circostante, infatti nelle vicinanze sono nate diverse attività come agriturismi, ristoranti e bar, frequentati nei mesi estivi da vacanzieri e pescatori.
Il lago e tutta l’area è stata identificata come oasi di protezione (aree naturali protette che hanno come scopo la preservazione di un habitat e delle specie che lo abitano). Per le sue caratteristiche ambientali, qui trovano infatti rifugio la lontra e tanti altri animali come tassi e faine, oltre a tinche, anguille, carpe e altri tipi di pesci. Arricchisce l’ambiente naturale la flora, con querce, lecci e pini marittimi che ricoprono le sponde del bacino. È dunque un posto ideale per trascorrere una vacanza prolungata.
Relax e attività nel verde
Per chi desidera trascorrere anche una sola giornata all’aria aperta, sono disponibili diverse aree picnic lungo il lago. Queste zone, interamente immerse nel verde, sono dotate di tavole e panche, ideali per pranzi in famiglia o con amici e la tranquillità del luogo, unita alle bellezze del paesaggio lacustre, rende l’esperienza davvero rilassante.
Per coloro che desiderano fare movimento, ovviamente le attività non mancano. C’è ad esempio il Sentiero Panoramico, un percorso ad anello che consente di costeggiare il lago e di godere di una straordinaria vista sulle acque e sulle colline circostanti. La lunghezza del percorso è variabile in base al punto di partenza e dalle deviazioni scelte.
Per chi ama le attività più dinamiche, c’è anche il trekking dei laghi molisani che collega il lago di Occhito al Lago di Guardialfiera. Il percorso ha una durata prolungata con tappe giornaliere di circa 5-6 ore di cammino e richiede una buona resistenza fisica.
Insomma, cosa aspetti ad immergerti tra le bellezze artistiche e naturali del Molise?
Link ufficiale: https://www.greenme.it/viaggi/italia/non-e-la-scozia-e-il-molise-il-castello-sul-lago-che-nessuno-conosce/#Fra_storia_e_arte_in_Molise
01/06/2025
Marco Crisciotti
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Ci scusiamo anticipatamente per la sua pubblicazione.
Grazie
lo staff
molisetour e noiblog.