Visitare il Molise a settembre significa godere di un ritmo lento e di paesaggi che iniziano a cambiare colore. Le giornate sono ancora piacevoli, con temperature miti che invitano a passeggiare tra borghi silenziosi, colline coltivate e montagne tranquille.
Un invito lento tra mare e monti, borghi autentici e riti quotidiani che profumano di semplicità.
Il segreto della felicità quotidiana è nascosto nei gesti più semplici
La domenica arriva puntuale, come un ospite che non si sa mai se invitare a pranzo o lasciar dormire in poltrona. C’è chi si alza presto per andare a correre, chi organizza gite fuori porta, e chi invece considera sacro il diritto all’ozio. E tu, da che parte stai?
Manuale semiserio di felicità domestica con qualche appunto scientifico
Tra sentieri, campane lontane e piazze in fermento: un giorno che sa di vento buono. Stamattina la montagna del Molise s’è svegliata prima di tutti: una pennellata d’azzurro più chiaro sul cielo, l’ombra dei faggi ancora lunga e l’odore dell’erba bagnata che racconta promesse di sole.
Ci sono luoghi che ti accolgono non solo con i paesaggi, ma con un ritmo diverso, quasi dimenticato. L’Alto Molise è uno di questi: terra di silenzi, boschi fitti e cieli ampi, dove il campeggio non è solo un’esperienza all’aria aperta, ma un piccolo viaggio interiore. Prima di partire, è bene sapere cosa mettere nello zaino e, soprattutto, cosa lasciare a casa: la fretta.
Tra vantaggi immediati e conseguenze a lungo termine, un’analisi di ciò che conta davvero
Non conta solo cosa dici: il come può cambiare il senso, l’impatto e la relazione con chi ti ascolta.
Ogni volta che parliamo di TV spazzatura o dell’ennesimo articolo sull’estetica “perfetta”, riaffiora la domanda: “Ma è davvero questo che la gente vuole?”.
Un’uscita tra boschi e borghi dell’Alto Molise è un’esperienza unica: profumi di faggio e quercia, silenzi, e la sorpresa di un tartufo trovato con il proprio cane. Ecco una guida pratica per farlo bene, in sicurezza e con profondo rispetto per l’ambiente.
Riscoprire le tradizioni non significa rifugiarsi nel passato: è un gesto di cura verso il presente. Le parole dei nonni, i profumi della cucina di casa, la manualità dei mestieri antichi e i riti delle feste popolari sono mappe che ci aiutano a ritrovare orientamento, identità e comunità. In tempi veloci, le radici sono un vantaggio competitivo.
Tra saldo naturale negativo, saldo migratorio in rosso e invecchiamento strutturale, il Molise continua a perdere residenti. Ecco gli indicatori chiave, gli impatti e alcune leve di policy per invertire – o almeno rallentare – la tendenza.
L’ormai famoso obiettivo dei 10mila passi giornalieri nasce da una campagna pubblicitaria degli anni Sessanta per vendere pedometri durante le Olimpiadi di Tokyo. Come ricorda il Corriere della Sera, quel dato non aveva alcun fondamento scientifico, eppure per oltre sessant’anni è rimasto il punto di riferimento nel mondo del fitness.
Un omaggio ai protagonisti della cultura molisana: autori, pittori, poeti e intellettuali che hanno lasciato il segno.<
Il Molise è una terra ricca di storia, cultura e tradizioni che, pur evolvendosi nel tempo, continuano a vivere nel cuore delle sue comunità. Dai piccoli borghi dell'entroterra alle città più dinamiche, i usi e costumi locali raccontano un legame profondo con il passato, ma anche una sorprendente capacità di adattarsi ai tempi moderni.
La giornata inizia presto, con il sole che accarezza le colline del Molise e il silenzio rotto solo dal canto degli uccelli. In una piccola masseria, tra pietre antiche e campi aperti, ci accoglie l’aroma inconfondibile del caciocavallo appena appeso a stagionare. Qui il tempo sembra rallentare, e ogni gesto racconta una storia.
Prima domenica di agosto, il Molise si risveglia lento, silenzioso, immerso in un'estate autentica fatta di vento tra i boschi, cieli limpidi e tradizioni che resistono al tempo. Oggi, a Capracotta, si celebra la storica Pezzata, festa popolare che unisce gusto, natura e memoria collettiva.
Dal telefono fisso al fax, dal mangianastri alle cassette UHF: ecco cosa usavamo prima dell’era digitale.
In un’epoca segnata da cambiamenti rapidi, instabilità globale e incertezze continue, agosto ci accoglie come un mese di tregua. È il momento perfetto per riscoprire la bellezza delle piccole cose: un caffè bevuto lentamente, una passeggiata al tramonto, una chiacchierata con chi ci è caro.<